
Contro lo spopolamento arrivano i pastori kirghisi nell’Isola Fabio Manca e Filippo Murru
C’è un tema che ha fatto discutere nei giorni scorsi, quello dell’importazione dei pastori kirghisi per sostituire quelli sardi che mancherebbero in alcune zone. Ne parliamo con Filippo Murru del comitato giovani imprenditori agricoli.
Murru si fa portavoce del comitato definendo la vicenda molto curiosa: “Se andiamo a vedere le ultime due programmazioni di sviluppo rurale, in particolare l’ultima, osserviamo che il tasto dolente è lo scarso investimento di risorse per quanto concerne i giovani imprenditori agricoli. Si aggiunge a questa problematica quella dei ritardi sulle istruttorie. Abbiamo visto uina lentezza che ha portato tanti giovani all’abbandono di speranze ed entusiamo in campo agricolo. La beffa finale è arrivata in questi giorni quando qualche testata giornalistica ha parlato di ‘sostituzione etnica’ . E’ poco credibile che possano mandare avanti e custodire le nostre tradizioni”.
Murru asserisce inoltre che una buona classe politica e il mondo delle associazioni debbano prima portare avanti gli interessi della propria nazione e della propria cultura, favorendo in tal senso, in primis gli abitanti della Sardegna: “Vediamo l’allontanamento dei giovani non solo dall’agricoltura ma dalla Sardegna. Non è un problema etnico ma un problema di incapacità di risposta alle problematiche”.
Intervista a cura di Fabio Manca.