
Crescere su Instagram, quanto postare al mese? Enzo Asuni e Celestino Tabasso
Ormai i social sono estensioni naturali dell’essere umano, un po’ come un documento d’identità: se non hai social non esisti. Se non si ha un profilo online, in qualche modo, è un po’ come se l’intera esistenza di qualcuno venisse messa in dubbio. Se un tempo si faceva zapping in Tv, passare da un canale all’altro, ora lo zapping passa per i social network. Si passa da un social all’altro e le persone passano, in media, quattro ore dello loro giornate davanti agli smartphone.
Gli utenti in rete seguono delle pagine che parlano di argomenti per loro potenzialmente interessanti, poi smettono di seguirle quando cominciano ad annoiare. Quando si ha un profilo social è opportuno postare di frequente, la costanza ripaga perché la vita di un post sui social è comunque, in qualche modo limitata. Postare spesso contribuisce ad aumentare visualizzazioni e interazioni ma quanto spesso occorre postare?
Nella Gazzetta del Pubblicitario emerge uno studio che risponde alla domanda. Non bisogna postare troppo ma il giusto. Non postare abbastanza frequentemente porta a un minore coinvolgimento ma anche postare troppo spesso rischia di saturare. Un team di ricercatori ha analizzato 460 contenuti su Instagram. E’ emerso dallo studio che like e commenti aumentavano mano a mano che il creator postava contenuti, man mano che li incrementava.
Lo studio in questione asserisce che non bisogna postare più di 45 post al mese. Una volta superata questa quota si rimarca una diminuzione dell’interazione.
La Frequenza è importante per creare un contatto continuo tra un marchio e il cliente finale. Una bassa o media esposizione della pubblicità può creare un processo di logoramento graduale. Ma se l’utente è esposto a troppi contenuti del marchio finisce poi per annoiarsi.
La frequenza serve per costruire una sorta di familiarità con un marchio o un creator. L’eccessiva presenza fa l’effetto contrario.
Il consiglio dell’esperto: non tenere troppo conto dei numeri. La qualità ripaga sempre. E’ meglio pubblicare meno contenuti di qualità che troppi contenuti mediocri. Vale ovviamente per tutti i social network.
A cura di Enzo Asuni, social media manager del Gruppo L’Unione Sarda. Ascolta anche gli altri social trends a questo link.