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Crs4: la Sardegna sbarca nello spazio con la spirulina

today26 Aprile 2024 71

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Depositato un brevetto internazionale del Crs4: la spirulina prospera in assenza di gravità e di ossigeno

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    Crs4: la Sardegna sbarca nello spazio con la spirulina Stefano BIrocchi e Giacomo Cao

La Sardegna nello spazio: presentata la domanda di un brevetto internazionale per una tecnologia basata sull’alga spirulina. L’Università degli Studi di Sassari, il CRS4, il Distretto AeroSpaziale della Sardegna, l’Università degli Studi di Cagliari e l’azienda Tolo Green hanno unito le forze per un’iniziativa rivoluzionaria nel campo dell’astrobiologia. Si apre così la strada a una nuova era nell’esplorazione spaziale, con sguardi puntati anche su Marte. Ne parliamo con Giacomo Cao, presidente del Distretto Aerospaziale Sardo.

La Sardegna al centro dell’innovazione con l’alga Spirulina

L’alga spirulina è stata identificata come un’importante risorsa per le missioni spaziali grazie alla sua capacità di prosperare in condizioni extraterrestri. Attraverso un approfondito lavoro di ricerca condotto da diverse istituzioni Sarde, è stato sviluppato un terreno di coltura adatto per l’alga, che cresce con successo in ambienti simili a quelli marziani. “È un’alga che ha una doppia valenza, che abbiamo sperimentato per questi obiettivi. Trova vari impieghi nel settore dell’alimentazione e può essere mangiata. Inoltre, come tutte le alghe consente di produrre ossigeno, ma ha anche una capacità straordinaria di crescere in un’atmosfera satura di anidride carbonica. Il che la rende ideale come risorsa per le missioni spaziali.” dichiara Giacomo Cao.

Il cuore di questa innovazione è un kit brevettato, composto da un clinostato e una camera con atmosfera di CO2. Questi sarebbero in grado di simulare le condizioni di vita su Marte. Questo strumento non solo consente la crescita delle microalghe in assenza di gravità, ma apre anche la strada alla valutazione del comportamento di cellule umane, vegetali e animali in ambienti simili a quelli marziani.

Il clinostato sviluppato dal CRS4

Il potenziale di questa tecnologia è enorme

Non solo potrebbe fornire una fonte di cibo e ossigeno vitale per gli astronauti durante le missioni su Marte, ma potrebbe anche ridurre significativamente il carico. Questo accadrebbe utilizzando risorse disponibili in loco come la CO2 atmosferica e il suolo marziano.

Il professor Giacomo Cao, sottolinea l’importanza di questa iniziativa per la Sardegna nel settore aerospaziale. La domanda di brevetto a livello internazionale evidenzia il ruolo cruciale che la regione può giocare nell’esplorazione dello spazio, grazie a una sinergia tra istituzioni scientifiche e imprese.

Questa tecnologia non solo apre nuove frontiere nell’esplorazione spaziale, ma offre anche opportunità economiche significative, ponendo la Sardegna al centro dell’innovazione.

Intervista a cura di Stefano Birocchi

La Strambata del 26-04-2024


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