Emergenza migranti, l’appello di Don Marco Lai

Il Sacerdote: “Serve più programmazione”

 

Nave arrivata a Lampedusa con un neonato di cinque mesi finito in mare, annegato durante lo sbarco: la mamma era minorenne. Record di sbarchi, la Francia rafforza il controllo ai confini. Nei quotidiani nazionali leggiamo: “Berlino, stop agli aiuti”. Lo scontro dell’Europa sui migranti è anche uno dei temi dei giornali nazionali in quanto non si rispetta l’intesa di Dublino.

Oggi a Cagliari arriva un’altra nave con i migranti, attesa al porto in mattinata. Ne parliamo con Don Marco Lai, della Caritas. Il coinvolgimento della Caritas nell’accoglienza si limita alla misura dei posti disponibili: “è un problema mondiale, geopolitico. Quello che possiamo fare è sensibilizzare la nostra Italia di fronte a questo problema che va oltre le volontà di chi parte e di chi accoglie.

Occorre recuperare una dimensione umana importante per fare in modo che le persone siano considerate sempre come tali. Ci devono essere progetti oltre la prima accoglienza come l’inclusione, lingua, scolarizzazione, inclusione sanitaria e lavorativa. Del resto in Sardegna dove c’è una crisi demografica datata e una carenza di braccia lavoro tanto lavoro viene già svolto dai migranti”.

Intervista a cura di Paola Pilia

---

Caffè CorrettoInterviste