
Food for thoughts: le cene d’artista Francesco Abate, Luca Spano e Francesca Rassu
Food for thoughts è un progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale Occhio e la startup Nocefresca. Queste sono le parole chiave di un format dove un ristretto gruppo di partecipanti si incontra attorno a una tavola imbandita preparata da uno o più artisti internazionali. Una cena d’artista come la si chiamerebbe istituzionalmente. Un evento informale, condito non solo da sale e spezie, ma da esperienze che come da titolo si trasformano in cibo per la mente. Prima di ogni evento ai commensali vengono fornite solo le informazioni base, nulla di più.
Questo significa che i partecipanti sanno in anticipo il nome dell’artista e il luogo dove si terrà la cena, il resto viene svelato passo passo durante la serata. Il menù è una scoperta che si fa in loco, unitamente alle specifiche attività studiate per stimolare i pensieri e lo scambio. Si viene accolti in uno spazio privato, una casa, dove il proprietario decide di aprire le porte a degli ospiti sconosciuti. Non c’è bisogno di portare nulla, solo la propria curiosità e il proprio rispetto per gli altri. Si condivide l’esperienza con un gruppo di massimo 20 persone, inclusi gli organizzatori dell’evento. Scopo di queste serate è alimentare la costruzione della comunità artistica locale, definizione che intendiamo con significato ampio e inclusivo.
Luca Spano, artista, e Francesca Sassu, imprenditrice culturale raccontano il progetto: “Il nome deriva da un modo di dire Americano che significa cibo per la mente, Food for thoughts sono delle cene d’artista dove un gruppo di 1 o 2 artisti organizzano una cena, in uno spazio intimo, per esempio in una casa privata per un limitato numero di commensali, che si ritrovano attorno ad un tavolo, a parlare, a chiaccherare e a conoscersi ma soprattutto a ragionare attorno ad un tema scelto dagli organizzatori della cena. Il menù è preparato dagli artisti coinvolti ed ogni pietanza e servita con una forma di coreografia e concetto alle spalle”.
Nocefresca è il primo programma di residenza attivo e permanente in Sardegna. Il progetto sceglie le aree rurali della Sardegna come spazio di ricerca e sperimentazione per professionisti creativi provenienti da tutto il mondo, coinvolgendo i partecipanti e la comunità locale in un’esperienza di scambio culturale. Invitando un numero limitato di artisti in zone lontane dalle rotte turistiche, Nocefresca crea un’esperienza sostenibile in grado di contribuire allo sviluppo del territorio e supportarlo anche nei periodi in cui subisce un calo nella ricezione turistica e dunque diventa più affascinante e autentico.
Intervista a cura di Francesco Abate