
Giorgio Zucca: io, bambino cileno adottato in Sardegna Fabio Manca e Giorgio Zucca
Focus su una vicenda non nota a tutti. L’11 settembre è stato il cinquentesimo anniversario del golpe in Cile quando il generale Pinochet prese il potere destituendo il presidente Allende e da allora è nata una sotria che ha cambiato la vita a tanti bambini che sono stati adottati in tutto il mondo. Oggi uno di loro è stato ospite negli studi di Radiolina. Il suo nome è Giorgio Zucca e fa parte dei 500 bambini cileni che arrivarono in quegli anni in Sardegna. Ce ne sono 20.000 in tutto il mondo. Giorgio ha fondato l’associazione Chilenos de Sardigna.
La storia di Giorgio
La sua è la storia di una normale adozione. Quattro anni fa è stato in Cile a trovare la sua famiglia biologica. Nel 2016 ha istituito l’associazione che gli ha permesso di iniziare a collaborare con diverse associazioni che si occupano di ritrovare i bambini che sono stati adottati. I suoi genitori adottivi sono sempre stati trasparenti riguardo le sue origini. E’ partito con una trasmissione cilena che gli ha regalato tanta emozione e grazie a quest’esperienza ha potuto tornare alle sue origini, conoscendo la sua vera famiglia. Quegli anni erano terribili e non era insolito che un bambino si chiedesse quali fossero le sue origini. I loro pensieri viaggiavano e arrivavano persino a ipotizzare di essere il frutto di un rapporto non voluto. Il golpe portava loro a pensare che i militari avessero messo incinta le loro madri biologiche un po’ per allontanare il pensiero di essere stati abbandonati.
La Sardegna, l’Italia, l’Europa li ha accolti e sabato 23 ci sarà la seconda iniziativa nel mondo che riunisce gli adottivi cileni. Un’iniziativa che si farà a Cagliari, a Sant’Eulalia.
Intervista a cura di Fabio Manca.