
Intossicazione da falso prataiolo: La Asl di Sassari raccomanda la consulenza del Servizio Micologico Cristian Asara e dott. Pietro Murgia
Una donna di 59 anni di Sassari è stata ricoverata in ospedale dopo aver consumato un falso prataiolo, un fungo velenoso molto simile al comune prataiolo commestibile.
La donna, che aveva raccolto i funghi in campagna, ha iniziato ad accusare i sintomi dell’intossicazione poche ore dopo il pranzo: nausea, vomito e dolori addominali. Si è quindi recata al Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove è stata diagnosticata un’intossicazione da funghi.
La donna è stata ricoverata per 24 ore e le sue condizioni sono ora stabili.
L’appello della Asl di Sassari
L’episodio ha portato la Asl di Sassari a rinnovare l’appello alla popolazione a prestare attenzione ai funghi spontanei.
“Non tutti i prataioli sono commestibili – spiega dott. Pietro Murgia, responsabile dell’Ispettorato Micologico della Asl di Sassari, ai microfoni di Radio Smeralda, programma condotto da Cristian Asara – bisogna prestare attenzione a quelli tossici che possono creare un notevole disagio all’apparato gastrointestinale, in particolare per i soggetti sensibili che, come in questo caso, richiedono anche il ricovero in ospedale”.
“Il falso prataiolo ha un odore di fenolo, che si accentua se lo si strofina tra le dita”, ha continuato il micologo. “Inoltre, il gambo del falso prataiolo è più snello di quello del prataiolo commestibile e il cappello è più liscio. Se si hanno dubbi sulla commestibilità di un fungo, è sempre meglio non consumarlo”.
Altri funghi pericolosi
Oltre al falso prataiolo, ci sono altri funghi non commestibili che possono essere confusi con quelli commestibili. Tra questi, il fungo dell’olivo, che ha un colore rosso mattone, e i chiodini, che devono essere sottoposti a un trattamento di prebollitura per eliminare le tossine.
Quando si tratta di differenziare i funghi commestibili da quelli non commestibili, il dottor Murgia mette in guardia contro l’uso di applicazioni e fotografie, poiché le condizioni meteorologiche e la variabilità delle specie rendono difficile la loro identificazione accurata. Invita invece i raccoglitori a sottoporsi a un controllo dei funghi presso il Servizio Micologico, dove esperti effettuano una cernita accurata, garantendo la sicurezza del consumo.
L’Ispettorato Micologico della Asl di Sassari offre un servizio gratuito di consulenza e analisi dei funghi spontanei raccolti in natura. È possibile rivolgersi all’Ispettorato chiamando il numero 079 2064700.
Consigli per la raccolta e il consumo dei funghi
Oltre a rivolgersi a un esperto micologo, è importante seguire alcuni semplici consigli per la raccolta e il consumo dei funghi:
I funghi velenosi
I funghi velenosi possono provocare gravi intossicazioni, anche mortali. I sintomi dell’intossicazione da funghi possono manifestarsi entro poche ore o anche dopo giorni dal consumo. I sintomi più comuni sono:
In caso di intossicazione da funghi è importante rivolgersi immediatamente al medico.