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Libertà di Stampa: Italia a rischio?

today2 Maggio 2024 23 2

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Libera informazione: un diritto costituzionale

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    Libertà di Stampa: Italia a rischio? Celestino Tabasso, Alessandra Costante

Domani, 3 maggio, si celebrerà la Giornata mondiale della Libertà di Stampa. In Italia, la libera informazione è un diritto costituzionale; tuttavia, i dati sembrano rivelare che la tutela di questo tassello fondamentale della democrazia non sia garantita a dovere e che potrebbe addirittura essere a rischio. Ne parliamo con Alessandra Costante, Segretaria Regionale della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana).

Libertà di Stampa: la situazione in Italia

In Italia, stampa e giornalisti dovrebbero essere liberi da Costituzione. Il tema della libera informazione, tuttavia, è sempre più spesso all’ordine del giorno, tra le analisi allarmanti e gli episodi mediatici preoccupanti degli ultimi mesi. Le classifiche sulla libertà di informazione percepita sono stillate in modo oggettivo da Reporter Senza Frontiere, e in queste analisi il paese occupa spesso posizioni basse. “L’Italia non è messa benissimo. Nel 2023 eravamo al 41esimo posto, mentre l’anno precedente al 58esimo.” Commenta Alessandra Costante “Nel nostro paese esiste ancora il reato di diffamazione a mezzo di stampa. I giornalisti vanno ancora in galera, nonostante l’ordine di riforma della Corte Costituzionale.” prosegue. “Le proposte di legge che rimuovono il carcere, vincolano comunque i giornalisti a sanzioni altissime e alla rettifica senza replica, in caso di querela.”

Alessandra Costante, Segretaria Regionale della FNSI. Foto: FNSI

Libertà a rischio?

Di recente, si discute con animosità di una serie di episodi avvenuti sui canali dell’emittente nazionale RAI, con discussi cambi di programma ed incerte limitazioni imposte ai giornalisti televisivi. “C’è un problema grosso con la libertà di informazione. In questi mesi c’è stato un risveglio delle forze più retrograde, che si definiscono garantiste, che hanno come unico desiderio limitare la libertà di informazione e di stampa.” dichiara la Presidente Regionale FNSI.

E a fare notizia non è solo il presunto bavaglio operato in RAI, ma anche una serie di modifiche alle norme sul notiziare di intercettazioni telefoniche ed indagini giudiziarie. La Norma Costa, ad esempio. “La Norma Costa ha reso impossibile la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino alla fine del processo davanti al GIP. In molti casi, non consentirà di dare la notizia o di darla male.” Commenta Alessandra Costante.

 

Intervista a cura di Celestino Tabasso

La Strambata del 02-05-2024


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