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Maialetto sardo: verso il riconoscimento IGP

today24 Aprile 2024 47

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Costituito il comitato per il riconoscimento IGP del maialetto sardo

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    Maialetto sardo: verso il riconoscimento IGP Stefano Birocchi, Giorgio Demurtas

Importanti novità per il maialetto Sardo: con la costituzione di un Comitato Promotore l’insediamento di un Comitato scientifico, il porcetto sardo va finalmente verso il riconoscimento della certificazione IGP. Ospite in studio, il Presidente del Comitato Giorgio Demurtas, di Coldiretti Cagliari.

Maialetto sardo: IGP per tutelare allevatori e consumatori

Finalmente si avvia un percorso tanto auspicato in passato. Il 15 aprile si è costituito formalmente il Comitato Promotore per il riconoscimento IGP (indicazione geografica protetta) del maialetto di Sardegna, assieme all’insediamento del Comitato Scientifico per la stesura del disciplinare da presentare al ministero alla comunità europea. Il comitato vede la partecipazione delle associazioni di categoria e della rappresentanza di macellatori e porzionatori per riconoscere un piatto principe della tradizione sarda.“Finalmente ci troviamo tutti uniti con l’unico obiettivo di tutelare l’origine di questa prelibatezza culinaria sarda. Ma anche per dare al consumatore uno strumento di certificazione in più rispetto a cosa mette nel proprio piatto.” afferma Giorgio Demurtas. Il porcetto, infatti, è spesso imitato, in particolare in estate e nei periodi festivi: purtroppo è facile cadere in inganno, con suini olandesi o spagnoli spacciati per maiali sardi.

Maialetto sardo
Maialetto sardo – Foto L’Unione Sarda

Obiettivo del comitato, la preparazione della documentazione per il riconoscimento della certificazione e la nascita di un Consorzio per creare un’unione tra allevatori, macellatori e trasformatori delle carni sarde. Fondamentali la salvaguardia della filiera sarda rispetto alle ingerenze dei mercati esteri e la tracciabilità di ogni passaggio della preparazione del maialetto: dalla nascita alla macellazione. Le differenze coi maialetti non sardi sono palpabili: la differenza non sta nella razza, ma nell’allevamento degli animali. Il lavoro è svolto assieme al consorzio dell’agnello IGP, che ha ottenuto questo riconoscimento tempo fa. “Si apre uno scenario interessante, con un probabile sviluppo del mercato e potenzialmente un’espansione verso l’estero per le esportazioni.” 

Intervista a cura di Stefano Birocchi
La Strambata del 24-04-2024


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