
Medicina Forestale: la natura come cura Veronica Fadda e Daniela Ducato
Daniela Ducato si occupa di mappare le zone della Sardegna alla ricerca di queste farmacie naturali insieme ad un team di medici, biologi e chimici e con il supporto della Confcommericio Green Sud Sardegna. L’ospite di Caffè Corretto illustra i vantaggi della medicina forestale: “Nasce 40 anni fa, grazie ad un medico illuminato, Quin Li, ed il suo team in giappone, che inizia a studiare gli effetti della natura, e in modo particolare alcuni boschi giapponesi, sulle malattie del sistema immunitario”.
Abbassamento della glicemia, aumento della concentrazione e dell’attenzione, rilassamento mentale e liberazione dai pensieri ricorrenti (rimuginio, ruminazione mentale) attivazione dei processi che contrastano l’insonnia, riequilibrio del tono dell’umore, stimolazione del sistema psiconeuroendrocrino e immunitario. Sono solo alcuni dei benefici certificati della medicina forestale con le immersioni a contatto con la natura guidati dal personale specializzato per trarre beneficio per la salute.
Guspini e il suo territorio “piacciono” alla medicina forestale, secondo cui trascorrere del tempo a contatto con la natura può regalare numerosi benefici ai pazienti. Il paese del Monreale, in particolare, è il primo in Italia in fase di validazione come risorsa di prevenzione medica. A far diventare il progetto del terzo paesaggio da sogno a realtà sono state la co-progettazione e le risorse finanziarie donate da Iole Garau di Guspini, ex insegnate di lettere da molti anni in pensione, conoscitrice del territorio sardo, tra i fondatori dello storico gruppo archeologico Neapolis. Ha selezionato diversi progetti per valutare quello più meritevole a cui destinare sia una parte dei suoi risparmi sia il suo contributo di ideazione e competenze.
Ha scelto il progetto proposto da Daniela Ducato quale referente del Comune di Guspini intitolato “Dalle città invisibili al terzo paesaggio come risorsa sanitaria per una urbanistica della salute” il cui titolo è anche omaggio a Italo Calvino.
Intervista a cura di Veronica Fadda