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Interviste

Ollolai, case a un euro per i nomadi digitali: oltre 1000 le richieste

today7 Settembre 2023 8

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In arrivo richieste da tutto il mondo

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    Ollolai, case a un euro per i nomadi digitali: oltre 1000 le richieste Enzo Asuni e Massimiliano Rais

 

Il piccolo paese di Ollolai, nel cuore della Sardegna, fa il giro del web, dei social, e il suo nome si intreccia con una tematica molto attuale: quella del nomadismo digitale. I nomadi digitali sono ovunque e anche se in Italia il fenomeno non è diffuso come negli Stati Uniti anche nello stivale sta iniziando a prendere piede.

Il borgo di Ollolai

Il paese, che conta circa 1200 abitanti, ha posto in essere un programma innovativo denominato “Work from Ollolai/ Traballa Dae Ollolai”, un incentivo per i nomadi digitali a dare nuova linfa al paese e al suo declino demografico. Di solito chi viaggia come nomade digitale, ossia chi esercita la propria professione in smart working senza fissa dimora va alla ricerca di strutture di co-living e co-working, che delle volte non hanno proprio dei prezzi super modici. In questo caso, il borgo sardo offre le sue strutture a un prezzo simbolico di un euro a mese.
Nel sito leggiamo infatti. “Sei interessato a lavorare a distanza dalla bellissima Sardegna, in Italia, al costo di 1 solo euro? Il borgo di Ollolai è alla ricerca di professionisti di successo che vogliano dare un contributo alla comunità condividendo le loro conoscenze. In cambio di questo prezioso contributo, potrete godere di un soggiorno quasi gratuito”. Si tratta di un’iniziativa posta in essere in collaborazione con l’associazione culturale Sa Mata e oltre a contrastare lo spopolamento ci si pone l’obiettivo di creare una rete di professionisti internazionali che vivranno lì e lavoreranno a distanza.

Il comune ha già ricevuto oltre 1000 richieste da tutto il mondo tra cui quella di Clarese Partis, che viene dalla California, una delle prime a compilare la richiesta nel portale. Si tratta di una designer che lavora per l’agenzia User Experience e ha scelto proprio Ollolai per esercitare la sua professione. Leggiamo su Ansa: «Il mio obiettivo è quello di fare il mio lavoro ovunque mi trovi servendomi della rete e delle nuove tecnologie. Quando si è presentata l’opportunità di partire per Ollolai ero entusiasta di venire per godere di una nuova natura, delle montagne e dall’aria fresca. Ci sono da pochi giorni e ci starò un mese, ma devo dire che vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi e l’accoglienza è stata calorosissima. C’è così tanto da esplorare in Sardegna e sono felice di immergermi all’interno dell’isola e nella sua cultura».

Ollolai non è nuova a iniziative del genere e qualche hanno fa girava sui media la notizia che nel Paese fosse possibile acquistare a un euro delle case disabitate a patto che venissero ristrutturate per viverci. Il sindaco di Ollolai, Francesco Columbu, ha dichiarato: “La loro presenza rivitalizzerà il paese che offre natura, tranquillità, cibo sano, tradizioni e una comunità accogliente. Voglio ricordare anche che siamo una delle cinque blue zone del mondo (le zone della longevità)”. Pare che a fine settembre ci sarà un arrivo da Singapore, una coppia oltrepasserà i confini del magico borgo.

Sono arrivate numerose richieste da tutto il mondo e in particolare dal Perù, Messico, Sud-Africa, India ma non mancano i Paesi europei. il form è compilabile dal sito www.workfromollolai.com/

A cura di Enzo Asuni, social media manager del Gruppo L’Unione Sarda.


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