
Prospettiva Donna: l’associazione si prende cura delle donne vittime di violenza Egidiangela Sechi e Patrizia Desole
Emergenza femminicidi continui nel nostro paese e numeri in crescita. Ne abbiamo parlato con Patrizia Desole, presidente dell’Associazione Prospettiva Donna, che gestisce due case rifugio e due centri anti violenza nella provincia di Oristano e nel Nord Sardegna.
Si tratta di un fenomeno dilagante. A preoccupare ulteriormente sono stati gli ultimi fatti aberranti che hanno interessato giovani ragazze e bambine, con l’ulteriore violenza causata dall’immissione in rete dei filmati di questi gravi atti.
La società e le istituzioni devono essere in prima linea per fare in modo che si agisca con strumenti strutturali efficaci. I centri anti violenza sono in prima linea tutti giorni per sostenere le donne e fare opera di sensibilizzazione. C’è necessità di fare un lavoro dal punto di vista educativo e strutturato nelle scuole.
Come funzionano i servizi offerti da Prospettiva Donna? L’associazione fa parte dei tanti centri accreditati dalla Regione Sardegna. Si tratta di un osservatorio privileggiato che permette di capire l’andamento del fenomeno, purtroppo in notevole aumento. Tutti i giorni le operatrici sono impegnate a sostenere le donne che chiedono aiuto.
Sono principalmente le donne del territorio a rivolgersi ai servizi di Prospettiva Donna, ma a Olbia ad esempio c’è una grande presenza multi etnica. Il numero verde nazionale 1522 mette in contatto le donne con il centro più vicino, ma si può contattare l’ente anche attraverso questo sito.
Indispensabili i percorsi seri e strutturati anche per i carnefici. Bisogna fare in modo che la violenza non venga normalizzata. Spesso ancora oggi la violenza non viene riconosciuta e si sottovaluta il problema.
Intervista a cura di Egidiangela Sechi.