Sant’Efisio: la processione del 1943 nella Cagliari bombardata Alessandro Pili, Giuseppe Valdes, Gesualdo Gorini
Giuseppe Valdes – Conduttore, Alessandro Pili – Comico e Lele Casini – Giornalista, conducono lo speciale di Radiolina dedicato alla 368esima Festa di Sant’Efisio. I suoni e le emozioni di una festa che unisce i sardi e che ogni anno richiama migliaia di turisti da tutto il mondo.
Il contributo di Gesualdo Gorini. Suo padre – Giannetto Gorini – portò in processione il santo nel 1943. In una Cagliari devastata dalle bombe statunitensi, l’uomo mise a disposizione il suo carretto del latte, su cui il Santo fu caricato per il viaggio.
Il primo maggio di ottant’anni fa, nel 1943, la città di Cagliari era devastata dai bombardamenti americani. Case e strade ridotte a cumuli di macerie, la quotidianità dei cagliaritani era stata stravolta dalla distruzione piovuta dal cielo. Tuttavia, anche nella sofferenza, non si rinunciò all’omaggio a Sant’Efisio. In gran silenzio e senza sfarzi, il Santo fu caricato in segreto sul camioncino del latte di Giannetto Gorini (padre di Gesualdo) e portato in viaggio verso la città in rovina. “Si attivarono per fare in modo che la ricorrenza e il voto di Sant’Efisio non venissero interrotte, nonostante la città fosse distrutta.” racconta Gesualdo Gorini, oggi novantenne. “Mio padre mise a disposizione il camioncino del latte e delle persone. Le immagini di Cagliari in macerie sono molto forti per me. Fu una situazione indescrivibile a parole ed indimenticabile, per la mia famiglia.”
I bombardamenti americani del 1943 su Cagliari iniziarono il 17 febbraio. In trenta minuti, le forze aeree statunitensi riversarono senza preavviso i propri ordigni sulla città, causando la morte di 97 persone. Nello stesso mese, attaccarono il capoluogo altre due volte: il 26 e il 28 febbraio. La seconda incursione coinvolse anche la stazione ferroviaria di Via Roma, causando centinaia di morti tra passeggeri e ferrovieri. La stima delle vittime dei tre bombardamenti varia dalle 416 alle 700.
Gli americani colpirono di nuovo Cagliari il 31 marzo ed il 13 maggio. Con l’ultimo bombardamento riversarono sulla città quasi cinquecento tonnellate di esplosivo. Dopo i bombardamenti di maggio, in città vivevano meno di diecimila persone. Le incursioni, tuttavia, si protrassero fino all’8 settembre, il giorno dell’armistizio.
Qui le immagini di Videolina sul Sant’Efisio del 1943