Sfruttavano i migranti del Centro di Monastir: l’inchiesta

Indagine scattata da una denuncia: 5 persone, 12 aziende coinvolte

 

Focus sull’operazione di questa mattina contro il caporalato con Matteo Vercelli, giornalista de L’Unione Sarda. La polizia di Stato ha smantellato quella che ritiene essere un’operazione che agiva nel cagliaritano sfruttando i migranti ospiti nel centro d’accoglienza di Monastir. Le persone fermate sono cinque e sono tutte di nazionalità pakistana. Reclutavano le persone dal centro accoglienza di Monastir e, tramite dei furgoni, le portavano nelle aziende agricole dove lavoravano per una misera paga di cinque euro in nero. Quest’organizzazione ovviamente aveva la complicità accertata delle aziende che sono state coinvolte nell’inchiesta.

Sono 12 le aziende sotto i riflettori della magistratura perché coinvolte nell’utilizzo di manodopera in nero. Cinque euro è la paga che percepivano i braccianti, ma allo stesso tempo ne davano 16 a chi portava loro i lavoratori.
L’indagine è partita a giugno grazie alla denuncia fatta da uno di questi lavoratori che ha raccontato, alla polizia, questo sistema di sfruttamento. Sono iniziate le indagini e anche grazie alle intercettazioni telefoniche, gps e telecamere si è potuto chiudere il cerchio.

 

 

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