
Spot di Essenlunga: il punto con Alessandro Deplano Fabio Manca e Alessandro Deplano
Nei giorni scorsi una delle discussioni preponderanti, davanti a un caffè o a uno spritz, riguardava la campagna pubblicitaria di Esselunga, quella della pesca. Nella pubblicità in questione una mamma va a fare la spesa con la figlia. La madre le compra una pesca e la bambina sembra molto pensierosa. I genitori si sono separati, il padre va a prenderla e lei, mentre sono in macchina, dà quella pesca al papà dicendo che era da parte della mamma. La pubblicità ha fatto discutere. Parliamo dell’argomento con Alessandro Deplano, pubblicitario, ospite di Fabio Manca, nel corso de La Strambata di Radiolina, il programma d’approfondimento giornalistico che va in onda dal lunedì al venerdì, dalle 12.30 alle 14.
Alessandro Deplano commenta la pubblicità asserendo: “L’agenzia che ha pensato allo spot l’ha vista giusta perché ha pensato un po’ fuori dal coro. Ha tirato fuori uno spot in linea con quella che era la vecchia bottega pubblicitaria degli anni ’90. Quando ancora credevamo in certi valori. Ora invece anche il marketing si è un po’ perso e si è mischiato con la politica. Si è un po’ annacquato dietro temi che non sono esattamente quelli della pubblicità. Non esiste un marketing buono e un marketing cattivo. Esiste la pubblicità fatta bene e fatta male. Questo spot, a mio personalissimo parere, centra il segno, perché non si cura della minoranza chiassosa ma punta sui sentimenti. E’ emozionale e infatti ha fatto discutere”.
Le interpretazioni sullo spot sono una moltitudine. Secondo il pubblicitario politica e marketing sono sempre più interconnessi perché anche la politica usa il marketing e lo usa anche in maniera sconsiderato.
Intervista a cura di Fabio Manca.