
Spotify: le nuove generazioni preferiscono ascoltare la musica triste Luca Abozzi e Carlo Alberto Melis
Spotify ha rilevato che la parola “triste è tra le più cercate dagli utenti di età compresa tra 18 e 24 anni e che quest’ultima generazione ascolta playlist di musica triste più di qualsiasi altra. La piattaforma di streaming musicale ha quindi lanciato una campagna pubblicitaria chiamata “Bummer Summer”, per intercettare questo segmento di ascoltatori.
Gli annunci outdoor proposti, dallo stile grafico “scrapbook” (arte creativa che consiste nel prendere album con pagine bianche o fogli di carta e aggiungere foto e pezzi di giornale), presentano immagini di giovani dallo sguardo malinconico, titoli ironici e l’invito a esplorare le playlist su Spotify. L’obiettivo principale della campagna è permettere ai giovani di identificarsi e includerli maggiormente così da creare un rapporto significativo tra Spotify e la Generazione di nuovi ascoltatori.
A cura di Luca Abozzi, social media manager de L’Unione Sarda.