Stress sul lavoro: i datori di lavoro promuovono la salute mentale?

Il 10 ottobre sarà la Giornata Mondiale della Salute Mentale

 

Il luogo di lavoro è uno dei posti in cui passiamo più tempo e in cui spesso maturano stress, angosce, frustrazioni che pesano sulla nostra vita. Settembre, il mese appena finito, è il mese in cui per molti lavoratori si rientra dalle ferie e quindi si tratta del periodo in cui si registra un aumento dei problemi. Il 10 ottobre sarà la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Ci offre uno spunto su questo tema un sondaggio, sondaggio di ADP People At Work 2023 condotto su 32.000 lavoratori in 17 Paesi tra cui l’Italia. Secondo tale sondaggio il 40,4% dei lavoratori e in particolare della Sardegna pensa che il proprio datore di lavoro non stia facendo nulla per promuovere una salute mentale positiva. Un argomento da trattare con il dottor Michele Meloni, specialista in medicina del lavoro.

Ci sono tante persone stressate sul posto di lavoro, una realtà con cui un medico del lavoro fa i conti un po’ ogni giorno. Mentre prima nelle aziende si diceva che tutti i problemi individuali rimanevano personali e non dell’azienda ora si registra una rivoluzione copernicana: i problemi del lavoro in qualche modo ricadono sulla vita. Le persone soffrono di una sorta di ansia subliminale.  La digitalizzazione ha profondamente trasformato anche il mondo del lavoro. I lavoratori sono sempre più monitorati da tecnologie e algoritmi. C’è un momento in cui la digitalizzazione fa scontrare il lavoratore con la pressione prestazionale. Oggi c’è una maggiore percezione però anche dalla parte del datore di lavoro sull’importanza della salute mentale sul luogo del lavoro.

Intervista a cura di Egidiangela Sechi

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