
Venerdì 17: la scienza miglior antidoto contro la superstizione Mariangela Lampis, Elisabetta Gola
Venerdì 17, una data che secondo molti porta sfortuna. Il 17 in latino si scrive XVII ovvero l’anagramma di Vixi, che tradotto vuol dire vissi ovvero sono morto. Perchè venerdì? Le origini sarebbero cattoliche: si tratta infatti del giorno della settimana in cui è morto Cristo. Il 17 inoltre è la data del diluvio universale. In realtà sono diverse le credenze diffuse nel mondo e inerenti alla sfortuna legata al venerdì 17, con una serie di attività che i più superstiziosi evitano di fare nel corso di questa giornata. Ne abbiamo parlato con Elisabetta Gola, Prorettrice per la comunicazione dell’Università di Cagliari. L’atteggiamento scientifico è il miglior antidoto contro la superstizione.
Secondo la Prorettrice siamo vittime degli effetti di incorniciamento, che generano degli stereotipi su cui noi fondiamo le nostre credenze e di conseguenza le nostre azioni. Ci sono ancora dei movimenti di pensiero come quelli dei negazionisti dei problemi ambientali che viaggiano con lo stesso potere delle informazioni che arrivano dalla scienza. E’ importante stare attenti e basarsi assolutamente sulla scienza. L’approccio scientifico richiede la disponibilità a mettere sempre in discussione i risultati ottenuti e non è semplice per le persone accettare questa incertezza.
La società ha necessità di conoscenze sempre più complesse e devono essere spiegate e condivise. I media hanno un ruolo decisivo e importante per evitare la diffusione delle fake news e la radice è sempre la stessa: cercare di non semplificare eccessivamente e di non inquinare il mondo dell’informazione. Ciascuno di noi responsabilmente deve fare uno sforzo per mettersi nei panni delle persone comuni che non sono scienziati e hanno bisogno di essere resi cittadini e cittadine consapevoli con le informazioni corrette.
Intervista a cura di Mariangela Lampis.
La Strambata del 17-11-2023.