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I cibi più disgustosi del mondo: al secondo posto “su casu marzu”

today17 Ottobre 2023 185 1

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Su casu marzu al secondo posto dei cibi più disgustosi del mondo

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    I cibi più disgustosi del mondo: al secondo posto “su casu marzu” Massimiliano Rais e Enzo Asuni

 

Quando si viaggia è sempre bello provare nuove prelibatezze ma alcune sono davvero singolari e nel mondo sono una moltitudine i piatti che potrebbero far storcere il naso anche ai più golosi del mondo. E ciò che potrebbe piacere alla popolazione locale potrebbe non piacere ai turisti. Il nostro “Casu Marzu”, formaggio sardo, al secondo posto nella classifica dei cibi più disgustosi del mondo.

Casu Marzu, il celebre formaggio marcio noto in Sardegna (Foto Enzo Asuni)

Se parliamo di viaggio non ci può non venire in mente la famosissima WeRoad, che organizza dei viaggi di gruppo praticamente ovunque nel mondo, e che ha deciso di stilare una classifica dei piatti più disgustosi del mondo. In classifica c’è anche la nostra Sardegna.

 

WeRoad accompagna una didascalia alla classifica: «Il disgusto è una delle sei emozioni fondamentali. Questa emozione è radicata nella cultura dei Paesi. Pur essendo molto soggettivo, ecco i cibi più disgustosi».

 

I cibi in questione sono circa otto:

  1. Pesce Fermentato (Svezia): aringhe del Mar Baltico che vengono lasciate a fermentare per uno o due mesi.

 

  1. Formaggio con i vermi (Italia e in particolare in Sardegna): un formaggio con i vermi che in ambito familiare viene prodotto in maniera del tutto naturale.  La mosca casearia che depone le uova sulla forma di pecorino e da cui nascono le larve che traggono il loro nutrimento dal formaggio stesso e si sviluppano al suo interno.

 

  1. Uovo Fecondato (Filippine): immaginiamo un nuovo di gallina o d’anatra e di mangiarlo con la sorpresina all’interno. Il pulcino è quasi del tutto formato e si mangia praticamente poco prima della schiusa. In realtà, in questo caso WeRoad parla delle Filippine ma si tratta di un piatto tipico di vari paesi del Sud-est asiatico.

 

  1. Succo di Rana (Perù): una bibita che si ottiene dal liquefare un particolare tipo di rospo. Il sapore è un po’ incerto ma la tradizione peruviana ci svela che curerebbe numerosi malanni tra cui bronchite, tubercolosi, asma, artrite, e impotenza.

 

  1. Chicchi di caffè digerito (Indonesia): si tratta di caffè digerito dallo Zibetto, un curioso mammifero che mangia le drupe migliori, digerisce la polpa ed espelle il nocciolo.

 

  1. Semi di soia fermentati (Giappone): pare che l’aroma sia molto pungente e il sapore molto forte, unico nel suo genere.

 

  1. Squalo fermentato (Islanda): in Islanda lo accompagnano all’acquavite del luogo e siccome la carne di squalo non è commestibile da fresca viene fatta fermentare fino a quando non è sufficientemente “marcia”.

 

  1. Durian (Thailandia): quest’ultimo è controverso in quanto si tratta di un frutto che secondo alcuni ha un gusto piacevolmente dolce mentre altri definiscono la sua fragranza opprimente, in parole povere “puzza”

 

Per altro il Casu Marzu, come leggiamo su L’Unione Sarda, in un articolo di Luigi Barnaba Frigoli, proprio in questi giorni è stato anche citato da Forbes come specialità da provare proprio nel pezzo in cui incorona la Sardegna come “miglior meta da visitare nel 2024”. 

 

A cura di EnzoAsuni, social media manager del Gruppo L’Unione Sarda.


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